MUSCOLI DELLA GAMBA
gamba
piedi
Le gambe, che devono essere disegnate rispettando la simmetria, hanno muscoli molto importanti per il disegno: il femorale e il vasto nella coscia, il gluteo e il bicipite nella porzione posteriore, il tibiale, il gastrocnemio e il soleo nel polpaccio. Nei piedi, ai fini del disegno, è prevalente la struttura ossea, composta da tarso e metatarso.
Cerchiamo di approfondire.
Gli arti inferiori e i piedi
Le gambe si inseriscono nella porzione inferiore del tronco.
Anche in questo caso distinguiamo tra muscoli della coscia, muscoli della gamba e muscoli del
piede.
Dall’alto individuiamo tutta la porzione pubica, che è collegata alla fascia addominale.
Troviamo quindi i muscoli della coscia, costituiti essenzialmente da:
quadricipite femorale;
sartorio, il più lungo muscolo del corpo umano, che attraversa tutta la porzione della coscia.
Il quadricipite è composto di quattro capi muscolari differenti:
1. il retto femorale
2. il vasto laterale
3. il vasto mediale
4. il vasto intermedio
Sono muscoli fondamentali perché ricoprono voluminosamente tutta la porzione anteriore della coscia.
Successivamente incontriamo gli adduttori (breve, lungo e grande), che hanno funzione di adduzione
(o sollevamento) della coscia e ne consentono la torsione verso l’esterno.
Nella porzione posteriore, e siamo arrivati all’anca, abbiamo:
1. il grande gluteo, che è il muscolo più voluminoso dell’anca;
2. il bicipite (capo lungo);
3. il bicipite (capo breve).
Questo insieme di muscoli nella porzione ossea riveste il femore, che è l’osso più lungo di tutto il corpo
umano.
Successivamente troviamo l’articolazione del ginocchio, connessa alle de ossa di tibia e pèrone, nella
parte inferiore della gamba (il polpaccio).
I muscoli importanti di quest’area sono:
1. il tibiale anteriore, che si origina alla metà della gamba, trovando inserzione nella faccia plantare.
2. il gastrocnemio, che prende rilevanza anche nella visione anteriore della gamba,
3. il soleo,
4. i vari estensori delle dita.
Soleo e gastrocnemio sono i muscoli più evidenti nella visione posteriore della gamba.
Concludiamo con il piede: vediamone la porzione ossea, che si contraddistingue in tarso e metatarso,
(come già nella mano avevamo carpo e metacarpo), e la serie delle piccole ossa (astragalo, calcagno,
scafoide, falangi delle dita), che completano la struttura del piede.
Tutte le parti sono in armonica proporzione tra loro.
Per disegnare, chiediamoci come sempre quale sia la struttura della porzione sottostante del busto, a
partire dalla zona pubica. Creiamo dunque la forma delle gambe, limitandoci ora a tracciare delle linee
che ne impostino il profilo; definiremo i dettagli anatomici in una fase successiva.
Per ora cerchiamo di distinguere con le nostre linee la parte alta della gamba, con la coscia, lo snodo
centrale, con il ginocchio e, procedendo verso il basso, il polpaccio e infine il piede. Ricordiamoci di rispettare
le proporzioni tra le diverse parti.
Anche per la porzione inferiore del corpo umano possiamo fare riferimento allo schema delle «teste»:
se tutto il corpo umano è pari a 8 teste, e finora, per la porzione superiore del corpo abbiamo utilizzato,
nel nostro schema di base, 4 teste, ce ne restano altrettante. Arrivati alla porzione pubica, dunque, la
dimensione riportata di 1 testa corrisponde a metà coscia (in una figura in piedi, è a quell’altezza che
dovremo disegnare la mano), la seconda testa ci porta al punto in cui disegnare le ginocchia, la terza
testa indica la metà del polpaccio, l’ultima testa chiude con il piede.
Concentriamoci sulla zona del quadricipite
femorale, nella porzione superiore.
Dobbiamo tracciare i due adduttori (i muscoli
che fanno sollevare le gambe) e il sartorio che parte dall’alto e si
assottiglia verso il basso. Nello spazio laterale esterno avremo lo
spazio del quadricipite femorale (retto femorale e vasti mediale e
laterale). Accennare nel disegno questi muscoli è fondamentale
per dare massa alla struttura corporea del personaggio.
Siamo al ginocchio, possiamo accennare alla sua rotondità.
Fin da ora, prima di completare la gamba, ricordiamoci di decidere
quale sia la base d’appoggio del piede. Sia che lavoriamo di profilo,
sia in prospettiva, il piede sarà inarcato o disteso a seconda di
dove poggia. La posizione delle dita varierà di conseguenza.
Poiché il piede ha funzione di sostenere il corpo, il disegno dovrà
simulare una forma schiacciata. Nella realizzazione procediamo
sempre, quindi, abbozzando un corpo centrale allungato:
lì inseriremo la porzione del tarso e metatarso. Successivamente procederemo a tracciare le linee che daranno forma alle dita.
Ugualmente, se dobbiamo disegnare una scarpa, stabilire la prospettiva e il piano d’appoggio è determinante
per il risultato del disegno.
Per disegnare un piede in posizione frontale partiamo da un triangolo, con vertice in alto. Accenniamo in basso al disegno delle dita, facendo attenzione alla posizione degli alluci che devono essere di dimensioni maggiori rispetto alle altre dita.