MUSCOLI DEL TRONCO
torace
torso
addome
Nella porzione superiore del busto avremo i muscoli del torace (i pettorali), posteriormente il torso è caratterizzato dai muscoli dorsali e dal trapezio, l'addome deve contenere il disegno dei muscoli addominali.
Lo studio del busto
(torace, dorso, addome)
Naturalmente anche tutta la porzione del busto è caratterizzata da un insieme di ossa e muscoli
che permettono diverse funzioni. Il busto (o tronco) si articola con gli arti superiori, nella porzione
superiore, e con gli arti inferiori, nella porzione inferiore.
Iniziamo ad esaminare la struttura ossea: partendo dall‘alto abbiamo le clavicole, lo sterno e la cassa
toracica. La cassa toracica è composta dalle coste che definiscono una struttura di protezione degli organi interni, cuore e polmoni principalmente.
Nella porzione centrale abbiamo la colonna vertebrale che, dal cranio scende fino al bacino. È l’impalcatura fondamentale del nostro corpo perchè lo sostiene nella postura eretta.
Vediamo adesso quali sono i muscoli fondamentali che ci sarà utile conoscere.
Nella porzione superiore troviamo:
- il grande pettorale (muscolo superficiale);
- il piccolo pettorale (muscolo interno).
Questi due muscoli rivestono gran parte della porzione
superiore del busto, dallo sterno alla clavicola.
Si inseriscono sul braccio e ne permettono, contraendosi,
l‘avvicinamento al busto.
Il grande pettorale si divide in quattro capi muscolari.
Se stiamo per disegnare un personaggio decisamente
muscoloso, dovremo ingrandire il volume
dei pettorali: per avere un risultato realistico dovremo
rispettare però le proporzioni relative e la forma
generale di questi muscoli.
La colonna vertebrale è composta da 33 (o 34) segmenti ossei (le vertebre) e ha forma a «S» italica. Non è perfettamente dritta, infatti, ma ha una leggera incurvatura. Se fosse dritta e verticale non consentirebbe alla struttura di rimanere in piedi.
Scendendo, arrivamo ai muscoli della fascia addominale:
addominali alti, medi e bassi
obliquo (interno ed esterno), che riveste tutta la parete laterale dell‘addome.
Quest’ultimi tendono quasi ad intrecciarsi l’un l’altro: graficamente bisogna fare attenzione quando
vengono disegnati, perché devono risultare ben distinti dalla porzione superiore delle costole.
Nella porzione posteriore del tronco troviamo:
- il trapezio, nella parte superiore;
- il grande dorsale, che ricopre tutta la fascia dorsale fino ai lombi.
Questi insiemi di muscoli permettono al busto di svolgere varie funzioni, come elevarsi e flettersi, e permettono la torsione del tronco.
Mettiamoci al lavoro.
Schematizziamo la figura umana. Dal cerchio del volto, tracciamo una linea verticale che prosegue in
basso oltre il volto. Sarà la linea di riferimento per proseguire nella definizione del busto.
Quanto lunga deve essere la linea? Rispettare in modo armonico le proporzioni del corpo umano è un
punto fondamentale.
Teniamo presente queste semplici regole pratiche: la dimensione delle spalle è pari a 3 teste ribaltate;
la lunghezza del busto è pari a 4 teste: la prima testa è il capo fino al collo, la seconda testa delimita lo spazio per disegnare i pettorali, la terza testa segna dove cade l’ombelico, la quarta indica l’area della zona pubica.
Tracciata la struttura di riferimento, sotto al volto accenniamo al collo, evidenziando il muscolo sternocleidomastoideo
(che è il muscolo che sostiene la testa), e disegniamo l’attacco delle spalle (clavicole e
deltoidi), con due linee leggermente oblique.
Possiamo ora dedicarci ai pettorali, tenendo presente la struttura delineata. Sappiamo infatti che si
chiudono all’altezza della seconda testa del segmento verticale che abbiamo tracciato.
I pettorali sono divisi in quattro capi che convergono verso il centro. Li accenneremo, tenendo presente
che più li marchiamo, più ne enfatizziamo il volume.
Tra collo e attacco del braccio dovremo ricordarci di accennare ai muscoli deltoide e trapezio.
Scendiamo oltre i pettorali, tracciando due linee leggermente oblique che occupano il terzo segmento.
Ai lati del pettorali accenneremo ai dorsali e centralmente disegneremo le tre fasce addominali: dall’alto verso il basso ricordiamoci di distinguere gli addominali alti, medi e bassi. Il terzo fascio di addominali chiude all’altezza dell’ombelico.
Riprendiamo il disegno dalle spalle. Dal deltoide proseguiremo la struttura del braccio, mentre sotto al
dorsale accenneremo ai muscoli dentati che si legano graficamente ai muscoli addominali.
Abbiamo completato con le braccia la parte superiore del busto. Ora, sotto gli addominali bassi, e dunque
oltre il terzo segmento, tracceremo la zona pubica.
Con la matita più morbida aggiungeremo effetti di chiaroscuro per riempire la struttura anatomica.